Chi non si ricorda il film di Renato Pozzetto “Il ragazzo di campagna” dove il comico decide di lasciare il duro lavoro della terra per andare a vivere in città in un monolocale talmente piccolo che tutti i mobili sono a scomparsa.
Quello che trent’anni fa sembrava essere materiale di barzellette e comicità è diventato negli anni realtà, tanto che moltissime ditte produttrici di mobili e complementi d’arredo hanno puntato l’attenzione e la progettazione verso mobili a scomparsa totale.
La comodità di questi mobili sta proprio nell’essere invisibili, o meglio si presentano molto spesso “mascherati” da armadio per poi trasformarsi in oggetti di design funzionali, robusti e dotati di tutti i confort.
In commercio c’è veramente l’imbarazzo della scelta e si possono trovare moltissime soluzioni salva spazio pronte per essere utilizzate in qualsiasi contesto abitativo e lavorativo.
Quante volte si vorrebbe pranzare comodamente al caldo, con un primo piatto appena cucinato che non sia la semplice pasta cotta al microonde; quante volte siamo costretti a trascorrere la pausa pranzo in ufficio perché il tempo è sempre troppo poco e non possiamo andare al ristorante sotto l’ufficio.
Che sia per scelta o per necessità poter avere un angolo nel proprio ufficio dove poter allestire una mini cucina sembra essere una delle ultime novità in tema di arredamento.
Ikea in primis, ma anche Scavolini, Lube, Snaidero, Colombini e tantissimi altri marchi prestigiosi presentano le proprie soluzioni di cucine a scomparsa totale, che permettono di coniugare bellezza e funzionalità al design italiano.
Sicuramente ciò che lega tutti questi marchi di arredamento internazionali è l’idea che la cucina deve essere presente in ufficio, ma non deve essere visibile.
Ecco che un mobile, una volta aperte le ante, quasi per magia si trasforma in una vera e propria cucina dotata di elettrodomestici, piani cottura, cappe aspiranti e quanto altro.
Queste nuove soluzioni permettono di arredare con eleganza qualsiasi spazio, dando la possibilità di trasformare l’ufficio in una cucina funzionale.
Alcuni esempi di come arredare con mobili a scomparsa la propria zona lavoro si possono trovare sul sito cucineinofferta dove architetti e arredatori progettano ogni giorno nuove soluzioni per trasformare l’ufficio in una cucina “a tempo”.
Le soluzioni sono molte e diverse tra loro, visto che è possibile integrare la cucina a scomparsa in qualsiasi tipo di arredamento; basti pensare che si possono realizzare cucine in stile moderno, in arte povera, shabby chic o personalizzarle come meglio si crede, anche con finiture e colori unici.
Alcuni modelli possono diventare parte integrate di scaffalature già pre-esistenti o essere progettate su misura per arredare anche un’intera parete, dove poter far convivere l’angolo cottura con una dispensa dedicando una parte ai documenti e faldoni che si utilizzano in ufficio.
Non dimentichiamoci che l’arredo della zona pranzo non si limita alla sola minicucina, perché grazie all’ottimizzazione degli spazi è possibile avere dei piccoli tavoli console che grazie ad una serie di allunghe nascoste diventano dei veri e propri tavoli che possono arrivare fino a 3 metri di lunghezza e ospitare fino a 12 persone. Altre tipologie di tavoli permettono invece di alloggiare al loro interno le sedie, così da nascondere durante le ore lavorative tutto il superfluo e lasciare più spazio possibile alla zona lavoro.
Stessa cosa vale per i pensili che diventano, grazie alle alte scorrevoli, dei validi supporti dove andare a nascondere tutto il necessario per cucinare, nonché i lampadari a bracci mobili che coniugano design a praticità permettendo, grazie alle varie altezze, di poterli utilizzare a largo cono per illuminare tutta la stanza o abbassarli verso il tavolo per illuminare la sola area relax.
Quindi largo alla fantasia e vedrete come anche un ufficio si può trasformare in un angolo di piacere e, perché no, di trasformarsi in un’occasione di convivialità tra colleghi e clienti.
Quello che trent’anni fa sembrava essere materiale di barzellette e comicità è diventato negli anni realtà, tanto che moltissime ditte produttrici di mobili e complementi d’arredo hanno puntato l’attenzione e la progettazione verso mobili a scomparsa totale.
La comodità di questi mobili sta proprio nell’essere invisibili, o meglio si presentano molto spesso “mascherati” da armadio per poi trasformarsi in oggetti di design funzionali, robusti e dotati di tutti i confort.
In commercio c’è veramente l’imbarazzo della scelta e si possono trovare moltissime soluzioni salva spazio pronte per essere utilizzate in qualsiasi contesto abitativo e lavorativo.
Quante volte si vorrebbe pranzare comodamente al caldo, con un primo piatto appena cucinato che non sia la semplice pasta cotta al microonde; quante volte siamo costretti a trascorrere la pausa pranzo in ufficio perché il tempo è sempre troppo poco e non possiamo andare al ristorante sotto l’ufficio.
Che sia per scelta o per necessità poter avere un angolo nel proprio ufficio dove poter allestire una mini cucina sembra essere una delle ultime novità in tema di arredamento.
Ikea in primis, ma anche Scavolini, Lube, Snaidero, Colombini e tantissimi altri marchi prestigiosi presentano le proprie soluzioni di cucine a scomparsa totale, che permettono di coniugare bellezza e funzionalità al design italiano.
Sicuramente ciò che lega tutti questi marchi di arredamento internazionali è l’idea che la cucina deve essere presente in ufficio, ma non deve essere visibile.
Ecco che un mobile, una volta aperte le ante, quasi per magia si trasforma in una vera e propria cucina dotata di elettrodomestici, piani cottura, cappe aspiranti e quanto altro.
Queste nuove soluzioni permettono di arredare con eleganza qualsiasi spazio, dando la possibilità di trasformare l’ufficio in una cucina funzionale.
Alcuni esempi di come arredare con mobili a scomparsa la propria zona lavoro si possono trovare sul sito cucineinofferta dove architetti e arredatori progettano ogni giorno nuove soluzioni per trasformare l’ufficio in una cucina “a tempo”.
Le soluzioni sono molte e diverse tra loro, visto che è possibile integrare la cucina a scomparsa in qualsiasi tipo di arredamento; basti pensare che si possono realizzare cucine in stile moderno, in arte povera, shabby chic o personalizzarle come meglio si crede, anche con finiture e colori unici.
Alcuni modelli possono diventare parte integrate di scaffalature già pre-esistenti o essere progettate su misura per arredare anche un’intera parete, dove poter far convivere l’angolo cottura con una dispensa dedicando una parte ai documenti e faldoni che si utilizzano in ufficio.
Non dimentichiamoci che l’arredo della zona pranzo non si limita alla sola minicucina, perché grazie all’ottimizzazione degli spazi è possibile avere dei piccoli tavoli console che grazie ad una serie di allunghe nascoste diventano dei veri e propri tavoli che possono arrivare fino a 3 metri di lunghezza e ospitare fino a 12 persone. Altre tipologie di tavoli permettono invece di alloggiare al loro interno le sedie, così da nascondere durante le ore lavorative tutto il superfluo e lasciare più spazio possibile alla zona lavoro.
Stessa cosa vale per i pensili che diventano, grazie alle alte scorrevoli, dei validi supporti dove andare a nascondere tutto il necessario per cucinare, nonché i lampadari a bracci mobili che coniugano design a praticità permettendo, grazie alle varie altezze, di poterli utilizzare a largo cono per illuminare tutta la stanza o abbassarli verso il tavolo per illuminare la sola area relax.
Quindi largo alla fantasia e vedrete come anche un ufficio si può trasformare in un angolo di piacere e, perché no, di trasformarsi in un’occasione di convivialità tra colleghi e clienti.